GIOCHI DI RUOLO IN LYDRA
Era da parecchio tempo che non mi trovavo al sabato in compagnia per un gioco di ruolo. Tipo un quarto di secolo.
Certo, ci sono delle differenze.
Allora ci si trovava la sera in una taverna per D&D (“Dungeons & Dragons”); ora ci si trova di mattina in fabbrica per una simulazione che potremmo chiamare S&S (“Sopralluoghi & Spisals”).
Allora si era tra amici sfaccendati e il tizio col ruolo di master doveva creare a chiacchiere un intero scenario immaginario di luoghi, personaggi e vicende; adesso si tratta di lavoratori radunati per un corso sulla sicurezza e il docente-master è assai avvantaggiato, non deve creare nulla perché i luoghi, i personaggi e le vicende sono già tutti lì intorno, tra portoni, impianti, macchine e scaffali, basta soffermarsi a guardarli.
Allora, se non ricordo male, interpretavo un chierico-mago, soggetto quasi banale rispetto al personaggio mitologico che interpreto ora: il consulente-formatore (che in D&D sarebbe catalogato senz’altro tra le razze più inquietanti e infide).
Allora si bisticciava, si fantasticava e ci si divertiva un sacco; adesso non so, bisognerebbe chiederlo ai partecipanti.
Ma tre punti risultano chiari alla fine della mattinata di S&S in Lydra:
1) i lavoratori sanno un sacco di cose, sul loro lavoro e pure sulla sicurezza;
2) i lavoratori, se ci si mettono, sono più severi degli ispettori dello SPISAL;
3) i lavoratori, anche se a volte dissimulano, ci tengono alla propria azienda.
