Malgrado il consueto ingorgo di informazioni e disinformazioni, era nell’aria che per gli ambienti di lavoro le regole del protocollo nazionale anticontagio, versione aprile 2021, continuassero ad applicarsi.
L’avevamo anticipato con nostra news del 30/04 e ora è arrivata, finalmente, una conferma istituzionale.
Un comunicato stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riferisce infatti che, a seguito della riunione del 4 maggio tra Ministero stesso, Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico, INAIL e tutte le parti sociali, si è unanimemente concluso di “ritenere operante il Protocollo nella sua interezza e di impegnarsi a garantirne l’applicazione”, in quanto “nonostante la cessazione dello stato d’emergenza, persistono esigenze di contrasto del diffondersi della pandemia da COVID-19”.
Questo significa, tra l’altro, che vanno mantenuti gli obblighi di indossare le mascherine (“in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, è comunque obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore. Tale uso non è necessario nel caso di attività svolte in condizioni di isolamento”), sanificare le superfici, igienizzare le mani, garantire il ricambio d’aria, favorire la distanza interpersonale, non presentarsi al lavoro se positivi o se sintomatici.
E fino a quando? Almeno fino a giugno, visto che “i partecipanti hanno convenuto di fissare un nuovo incontro entro il prossimo 30 giugno per verificare l’opportunità di apportare i necessari aggiornamenti al testo del Protocollo connessi all’evoluzione della situazione epidemiologica”.
Unica novità dal 1° maggio scorso, come ben noto, è che nel lavoro non serve più possedere, esibire e controllare la Certificazione verde COVID19 (“Green Pass”).
Sperando di far cosa utile, alleghiamo una nota di riepilogo sulle principali regole ancora in vigore, che può essere usata come informativa in Azienda.